Partire per descrivere: il viaggio scientifico nella letteratura, nel giornalismo e nelle arti (AIPI Ginevra 2020)

coordinatrici
Federica Rossi, Università di Ginevra
(Federica.Rossi@unige.ch)
Pasqua De Cicco; Università di Nantes
(pasqua.decicco@gmail.com)

Termine per l’invio degli abstract: 30 novembre 2019

La parola ‘viaggio’ trae origine dal latino viaticum, letteralmente «ciò che si deve portare durante il viaggio»: o, ancor meglio, la «provvista per il viaggio». Da questo bagaglio iniziale (costituito non solo di beni materiali, ma anche e soprattutto dalpatrimonio culturale di partenza), il viaggiatore si apre alla conoscenza e a molteplici saperi: esplora, indaga, conosce, compara, enumera. E descrive. In effetti, l’esito del viaggio è spesso la descrizione: non solo dei fenomeni osservati, ma anche e soprattutto di ciò che il viaggiatore ha tratto in termini di consapevolezza di sé e dei propri progressi rispetto al viaticum di partenza. Tanti ne sono gli esempi, offerti dalla letteratura, dal giornalismo, dall’arte, dal teatro e dal cinema: la narrazione del viaggio si declina attraverso i secoli in una profusione di guide, trattati, carte geografiche, carnets, racconti, reportage, ecc. Il modello di riferimento è Ulisse, nella sua accezione dantesca: il viaggiatore per eccellenza, che si muove perché vuole conoscere e narra le proprie avventure ad altri viaggiatori (Dante e Virgilio) che si muovono, a loro volta, nell’aldilà.In linea con la tematica del convegno, il presente panel mira ad analizzare le risultanze di tale produzione in rapporto alle tipologie di viaggio, che fanno dell’approccio scientifico il proprio motore. Tali tipologie sono, per esempio: 1. Il viaggio di tipo naturalistico (come descrizionedi fenomeni naturali); 2. Il viaggio di tipo geografico (come descrizione di luoghi); 3. Il viaggio di tipo etnografico (come descrizione di popoli). In queste categorie rientrano tante varietà di viaggiatori che si muovono in vari spazi (concreti o di fantasia, terrestri o marini, fuori o dentro la città; persino oltre l’atmosfera, come ci insegna l’Orlando furioso). È viaggiatore, ad esempio, lo scienziato che elenca, cataloga e descrive oggetti, luoghi, risorse e fenomeni. Lo è pure il mercante, che testa e scopre nuovi percorsi per i propri commerci. Lo è anche il militare, che si sposta per obblighi di sicurezza o sete di espansione, e associa a questo spostamento la descrizione dei luoghi che vede. Come non citare, poi, il pellegrino, che lascia traccia delle proprie peregrinazioni nella personale ricerca del divino, o il viandante, che si muove perché spinto dalla curiosità e dal desiderio di accumulare esperienze. Viaggiatori sono infine il geografo, che descrive paesaggi ed ecosistemi; il narratore, che apre il mondo al lettore attraverso il proprio taccuino o la pagina del proprio blog; il giornalista, che documenta fatti, studia popoli e testimonia eventi. Questa lista, ovviamente, non è esaustiva. Come pure non lo sono le categorie letterarie ed artistiche descritte. Saranno tuttavia accolte le proposte che meglio interpreteranno l’obiettivo del panel: tracciare un bilancio delle strategie individuate in vari ambiti della cultura per raccontare il viaggio inteso in senso scientifico.

Per le modalità di iscrizione si rimanda al bando del XXIV Congresso AIPI:

https://www.infoaipi.org/ginevra_20/AIPI_Ginevra2020_CfP.pdf

Ulteriori informazioni sul convegno alla pagina https://www.infoaipi.org/ e sulla pagina Facebook Aipi Ginevra