CFP: La rappresentazione dell’apprendimento linguistico. Prospettive incrociate tra glottodidattica, linguistica e letteratura (sez. 10, XXIV Congresso AIPI)

Coordinamento:
Lorenzo Coveri (Università di Genova), lorcoveri@gmail.com, Tommaso Meozzi (Universität Augsburg), tommaso.meozzi@sz.uni-augsburg.de, Enrico Serena (Ruhr-Universität Bochum), enrico.serena@ruhr-uni-bochum.de

Università di Ginevra, 7 – 9 settembre 2020

Termine per l’invio degli abstract: 30 novembre 2019

In un’epoca come quella attuale, in cui le culture nazionali si trovano a essere sempre più mescidate e le grandi narrazioni ideologiche – secondo la riflessione postmoderna – attraversano una crisi, l’apprendimento di una lingua seconda si configura non solo come strumento pratico di affermazione sociale, ma anche come luogo antropologico in fieri dove si negozia l’identità, tra origini e spaesamento, afasia e riscatto sociale. Partendo da queste premesse, la sezione si propone di indagare in un’ottica interdisciplinare rappresentazioni di esperienze di insegnamento/apprendimento di lingue seconde, con particolare attenzione per l’italiano, in testi letterari e teatrali, film, canzoni, fumetti e altri generi minori. Nello specifico, potranno essere oggetto di analisi rappresentazioni di interazioni tra docente e apprendenti in contesti educativi (come avviene per esempio nel corso di italiano per immigrati al centro del film-documentario La mia classe di Daniele Gaglianone), tra parlanti nativi e non nativi al di fuori del contesto classe (come avviene tra il Poeta e Shun Li nel film Io sono Li di Andrea Segre) o riflessioni su percorsi, propri o altrui, di apprendimento, come nel racconto autobiografico In altre parole di Jhumpa Lahiri o, allargando il discorso ai classici, nella Vita di Vittorio Alfieri. Tali rappresentazioni sono meritevoli di attenzione non solo per il loro valore estetico, ma anche e soprattutto perché, come opportunamente suggerisce Pugliese (2016), ricollegandosi a Coste, Mondémé (2008), Testa (2009) e ad altri autori interessati a riflettere sul rapporto tra letteratura e sapere specialistico (cfr. Ceserani 2010), possono offrire al ricercatore, al docente di lingua, all’apprendente e persino al lettore non specialista una prospettiva sui fenomeni oggetto di attenzione diversa da quella della scienza, ma a questa complementare.

Attraverso l’analisi dei testi e assumendo come punto di partenza le riflessioni di Pugliese (2016), la sezione intende dunque interrogarsi su questioni come le seguenti:

  • Quali intersezioni presentano le rappresentazioni letterarie e le descrizioni scientifiche di esperienze di insegnamento/apprendimento e quali sinergie sono possibili tra queste due prospettive di osservazione? Quale contributo possono offrire testi letterari, film e altri generi alla comprensione scientifica dei fenomeni e, viceversa, quale contributo possono offrire le descrizioni basate su dati empirici alle rappresentazioni letterarie dei fenomeni stessi?
  • In che rapporto si pongono, in una prospettiva di folk science e, in particolare, di folk linguistics (Niedzielski, Preston 2000), le teorie soggettive e le ideologie linguistiche sull’insegnamento/apprendimento delle lingue (cfr. Pasquale 2011) che emergono da tali rappresentazioni nei confronti delle teorie scientifiche?
  •  In che modo le rappresentazioni di esperienze di insegnamento/apprendimento linguistico possono fornire concrete occasioni di formazione alla didattica e di “alfabetizzazione culturale” (Pugliese2016) nei percorsi universitari destinati a (futuri) insegnanti di italiano a stranieri, integrando così i saperi provenienti dalla lettura dei testi specialistici?
  • In che modo l’incontro con esperienze narrate di apprendimento di L2 nella classe di lingua può contribuire al potenziamento della competenza interculturale e transculturale degli apprendenti, oltre che di quella glottomatetica?
  • Quale ruolo possono avere i suddetti testi/film nella divulgazione della scienza ai lettori/spettatori non specialisti? In che misura essi possono contribuire a sensibilizzare tali lettori/spettatori per alcune delle tematiche al centro del dibattito linguistico e glottodidattico contemporanei – si pensi a temi come educazione plurilingue, alfabetizzazione in L2 in età adulta (Pugliese 2016) o valorizzazione delle lingue di origine nella classe plurilingue. In che misura, d’altra parte, essi possono trasmettere immagini semplificate e stereotipate?La sezione è aperta a contributi di carattere glottodidattico, linguistico, letterario, pedagogico e interdisciplinare. Si privilegeranno comunicazioni incentrate su opere in lingua italiana, si potranno però prendere in considerazione anche proposte che si soffermino su traduzioni italiane di opere straniere: potrà essere interessante un confronto tra l’originale e la traduzione, in modo da far emergere le costanti e gli elementi di variazione, nella descrizione dei processi di apprendimento, riscontrabili nel passaggio da una lingua all’altra.

Per le modalità di iscrizione si rimanda al bando del XXIV Congresso AIPI:

https://www.infoaipi.org/ginevra_20/AIPI_Ginevra2020_CfP.pdf