L’«ermeneutica della “modernità dell’antico”» è un filone ancora pressoché pionieristico negli studi accademici della Letteratura italiana e delle Arti. Il suo intento prioritario è quello di arrivare a scoprire il significato recondito di opere letterarie e artistiche laddove gli altri approcci interpretativi si sono rivelati fallimentari o insoddisfacenti quanto agli esiti.
La sua peculiarità è quella – una volta acquisiti tutti i risultati degli studi filologico-storico-critici letterari e artistici – di avvalersi delle fonti antiche della mitologia e della religiosità pagana, nonché dell’eresiologia, allo scopo di servirsene come di risolutive, benché a tutta prima insospettate, chiavi interpretative di opere letterarie e artistiche che sono state sì realizzate nel mondo moderno, dell’era cristiana, eppure sono state sapientemente concepite dai loro autori (di fatto calati nel ruolo di antichi redivivi, nell’era moderna, ovvero di cripto-pagani in incognito) come degli enigmi eruditi costruiti con i materiali attinti a quelle stesse fonti antiche della religiosità pagana o dell’eresiologia; e ciò contando sul fatto che quelle fonti e quelle concezioni da esse veicolate sono state per secoli – e lo sono tuttora – pressoché ignorate dalla quasi totalità dei “lettori comuni” e non solo, poiché per lo più sguarniti di competenze interdisciplinari spazianti dalla letteratura o dall’arte alle religioni dell’antichità pagana – mediterranea o non mediterranea – e alle eresie del cristianesimo, dell’ebraismo e di altre religioni.
Si tratta pertanto di opere, quelle letterarie e artistiche – di fatto cripto-pagane – afferenti alla categoria ermeneutica della “modernità dell’antico”, che sono state dai loro autori in partenza concepite e poi realizzate con una struttura semantica stratificata: una struttura analoga cioè a quella dello scrigno, vale a dire del palinsesto.
Riuscire ad aprire il coperchio dell’opera-scrigno-palinsesto, riuscire cioè a raschiare la scriptio superior delle immagini sia letterarie sia artistiche («Ut pictura poësis»), con l’intento di riuscire ad arrivare a scoprire il significato sapientemente velato nella scriptio inferior dal loro autore – enigmista più o meno in incognito –, è l’obiettivo fondamentale dell’«ermeneutica della “modernità dell’antico”». Che più precisamente si configura come «ermeneutica della “modernità simbolico-mitologica dell’antico”».
Infatti, se concepite con la struttura semantica stratificata dello scrigno-palinsesto, le immagini letterarie o artistiche sono in definitiva dei simboli. “Uno fatto da due”, per l’appunto, è il significato del termine σύμβολον (in Platone, Simposio, 16, 191D). Ne consegue che se un’immagine è un simbolo, significa nel contempo anche altro. È, in altri termini, un’immagine sensibile “abitata” da un’idea, che le conferisce un significato ulteriore – sapientemente dissimulato – e del tutto differente da quello di facciata.
Nel caso di opere letterarie e artistiche concepite nella prospettiva attualizzante della “modernità simbolico-mitologica dell’antico”, se un’immagine è un simbolo, essa è un’immagine sensibile “abitata” da un’idea metafisico-religiosa: più precisamente, “abitata” da un’idea metafisico-religiosa informata a concezioni basate sulle fonti antiche della mitologia, ovvero della religiosità pagana (una mitologia, ovvero una religiosità pagana, tuttavia non omerico-olimpica, bensì preferibilmente anti-olimpica, arcaica, misterica, mediterranea e non mediterranea), oppure dell’eresiologia (sia cristiana sia ebraica, ma non solo).
L’ermeneuta della “modernità dell’antico”, che più precisamente si configura come ermeneuta della “modernità simbolico-mitologica dell’antico”, non è un mero descrittivista-analitico-empirico. Sicché, egli dovrà arrivare a sciogliere nodi interpretativi più o meno annosi mettendo in atto una ricerca di tipo investigativo-deduttivo. E arriverà alla soluzione ermeneutica avvalendosi (dopo comunque aver vagliato tutti i risultati degli studi filologico-storico-critici letterari e artistici, che sono i suoi irrinunciabili pre-requisiti) dei propri peculiari strumenti: quelli cioè rappresentati dalle fonti dell’antichità religiosa pagana o dell’eresiologia, tacitamente confluite nella genesi delle immagini simboliche di quelle opere, nonché dell’idea nascosta da esse veicolata, e che egli dovrà abilmente essere in grado di individuare ai fini della decriptazione del significato nascosto di tali opere.
L’ermeneuta della “modernità simbolico-mitologica dell’antico” considererà quelle fonti dell’antichità religiosa pagana o dell’eresiologia, da lui ravvisate nella scriptio inferior delle immagini di un’opera letteraria o artistica, alla stregua di preziosi indizi ermeneutici. Proprio quelle fonti, infatti, si riveleranno per lui essere le fondamentali – benché insospettate e insospettabili dai più – chiavi ermeneutiche per arrivare prima a intuire e poi a dimostrare l’idea metafisico-religiosa dissimulata (su quelle fonti velatamente imperniata) che informa il significato recondito di opere letterarie o artistiche d’altro canto refrattarie a rivelarlo, proprio perché in partenza sono state dai rispettivi autori intenzionalmente criptate con i temi e le fonti pagane o eresiologiche informanti il simbolo religioso da esse veicolato.
Il Secondo Congresso Internazionale di “Studi ermeneutici su simbolo, mito e ‘modernità dell’antico’ nella Letteratura italiana e nelle Arti dal Rinascimento ai giorni nostri” vuole essere un’occasione per far conoscere alla comunità degli studiosi accademici, nazionali e internazionali, l’approccio ermeneutico della “modernità simbolico-mitologica dell’antico” nella Letteratura italiana e nelle Arti; e nel contempo vuole costituire uno stimolo, in particolare per le nuove generazioni di studiosi, a indirizzare altre ricerche future nella medesima direzione: una direzione ancora pressoché inesplorata dagli studi accademici, ma che lascia prefigurare scenari ermeneutici del tutto inediti, nonché assai interessanti, e non solo per il lettore specialistico, accademico, ma altresì per il “lettore comune”.
Call for papers e CALL FOR POSTERS
- percorsi tematici
- Termini e concetti
- I. 1. Ermeneutica, simbolo e mito: significato etimologico dei termini greci e loro evoluzione all’interno della cultura antica.
- Simbolo e mito dagli albori del cattolicesimo
- 1. Simbolo e mito dagli albori del cattolicesimo e nella liturgia.
- II. 2. Simboli e miti del paganesimo, in particolare misterico, nell’interpretazione dei Padri della Chiesa, degli apologisti cristiani e degli scrittori cristiani antichi (ad. es.: Clemente Alessandrino, Arnobio, Firmico Materno, Agostino d’Ippona).
III. L’accezione religiosa del mito e del simbolo mitologico e la “nuova mitologia” sincretistica e apocalittica in alcune teorie anticlassicistiche dell’età moderna
- 1. L’Abrégé de l’Origine de tous les Cultes di Charles François Dupuis (Trie-Château, 1742 – Is-sur-Tille, 1809).
- 2. La Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen di Georg Friedrich Creuzer (Marburg an der Lahn, 1771 – Heidelberg, 1858).
- 3. Le Gottheiten von Samothrake e la Philosophie der Offenbarung di Friedrich W. J. Schelling (Leonberg, Württemberg, 1775 – Bad Ragaz, Sankt Gallen, 1854).
- 4. Die unsterblichkeitslehre der orphischen theologie au den grabdenkmälern des altertums nach anleitung einer vase aus Canosa im besitz des herrn prosper biardot in Paris dargestellt di Johann Jakob Bachofen (Basel, 1815 – Basel, 1887).
- Simbologie e tematiche cripto-pagane nascoste “sotto il velame” della Letteratura italiana e delle Arti: i simboli, i miti e i temi della “modernità dell’antico” dal Rinascimento ai giorni nostri
- IV. 1. «Ut pictura poësis»
Nell’ambito di questo percorso verranno prese in considerazione:
- a) simbologie e tematiche cripto-pagane attinenti alle religioni antiche non omerico-olimpiche, bensì arcaiche, pre-omeriche, non olimpiche o anti-olimpiche, e altresì a quelle misteriche, mediterranee antiche, nonché non mediterranee;
- b) simbologie e tematiche (anche in prospettiva mitologico-religiosa sincretistica e comparata, laddove le tematiche e le fonti individuate nelle immagini e nelle opere esaminate dovessero autorizzare il ricorso a una siffatta prospettiva) inerenti a: Bacco (-Dioniso-Zagreo-Sabazio-Jacco; Orfeo); Venere (-Afrodite-Astarte-Tanit-Ishtar); Adone (-Tammuz); Iside, Osiride, Horus, Aton, Ammone, Serapide; Saturno (Kronos-Moloch-Baal Hammon; Aion, Zervan); Mitra; Shiva; Odino.
- c) simbologie esprimenti tematiche apocalittiche cripto-pagane.
- Bibliografia essenziale di riferimento
- IV. 2. Tracce di eresie del cristianesimo e dell’ebraismo, nonché del paganesimo semitico, fenicio-punico, nascoste “sotto il velame” delle immagini, dei simboli e dei temi della Letteratura italiana e delle Arti dal Rinascimento ai giorni nostri.
- IV. 3. Tracce di simbologie e di tematiche cripto-esoterico-iniziatiche e cripto-pagane nascoste “sotto il velame” della narrativa di Jules Verne (Nantes, 1828 – Amiens, 1905) e di Maurice Leblanc (Rouen, 1864 – Perpignan, 1941) e riprese “sotto il velame” della letteratura italiana – sia “popolare”, sia colta – e delle arti.
- 4. Il cripto-paganesimo degli “Antichi” di Lord Dunsany (London, 1878 – Dublin, 1957), di Arthur Machen (Caerleon-on-Usk, Monmouthshire, 1863 – Beaconsfield, Buckinghamshire, 1947) e di Howard Phillips Lovecraft (Providence, Rhode Island, USA, 1890-1937) nella Letteratura italiana e nelle Arti.
- 5. Tematiche e simboli del paganesimo antico, sia non omerico-olimpico, sia misterico, sia mediterraneo, sia non mediterraneo, nei thriller storico-esoterici italiani.
- 6. Simbologie cripto-esoteriche e tematiche cripto-pagane dissimulate “sotto il velame” dei fumetti, dei cartoni animati e dei videogiochi.
Call for papers e CALL FOR POSTERS
- Modalità di partecipazione
Lingue degli interventi:
– italiano per i relatori italiani;
– inglese, francese, spagnolo o tedesco per i relatori stranieri o con passaporto straniero.
Entro il 20 ottobre 2016 inviare le proposte di RELAZIONI e di POSTER alla Segreteria scientifica (ermeneutica.SMMA@unicatt.it).
La proposta sarà contenuta in 2 file pdf, rispettivamente denominati: File1_titolo del percorso tematico al quale l’intervento (relazione o poster) si riferisce; e File2_cognome e nome _titolo del percorso tematico al quale l’intervento si riferisce.
- 1) Il File1 sarà un pdf nel quale figureranno (sia in lingua italiana, sia in lingua straniera, ovvero in inglese, o in francese, o in spagnolo, o in tedesco) solamente le seguenti informazioni:
– titolo della relazione o del poster,
– titolo del percorso tematico al quale l’intervento si riferisce,
– abstract (di 2.000 caratteri, spazi inclusi),
– 10 parole-chiave,
– almeno 5 riferimenti bibliografici,
– le principali fonti antiche che verranno utilizzate.
- 2) Il File2 sarà un pdf che conterrà le seguenti informazioni (sia in lingua italiana, sia in lingua straniera, ovvero in inglese, o in francese, o in spagnolo, o in tedesco):
– nome e cognome,
– residenza,
– cittadinanza,
– passaporto (specificare solo se è italiano o straniero, senza indicare il numero e senza inviare copia del documento stesso),
– titolo della relazione o del poster,
– titolo del percorso tematico al quale l’intervento si riferisce,
– abstract (di 2.000 caratteri, spazi inclusi),
– 10 parole chiave,
– almeno 5 riferimenti bibliografici,
– le principali fonti antiche che verranno utilizzate,
– curriculum contenente: 1) qualifica accademica e Università presso la quale si è incardinati (come ordinari, associati, ricercatori, professori aggregati), o si svolge attività di ricerca (come dottorandi di ricerca, assegnisti di ricerca, cultori della materia), o di insegnamento a contratto, o di conduzione di laboratorio; 2) elenco delle proprie pubblicazioni scientifiche,
– il curriculum di laureati e dottori di ricerca non più agganciati a una Università dovrà altresì specificare: 1) il tipo di laurea o di dottorato di ricerca, 2) l’Ateneo o gli Atenei presso i quali sono stati conseguiti, 3) i titoli e i relatori delle rispettive tesi, 4) la propria occupazione attuale e le proprie esperienze lavorative precedenti.
Nell’oggetto della mail – che dovrà essere inviata entro il 20 ottobre 2016 alla Segreteria scientifica (ermeneutica.SMMA@unicatt.it) – verrà scritto:
ER-SMMA RELAZIONE o ER-SMMA POSTER + il titolo del percorso tematico al quale l’intervento si riferisce.
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Entro il 4 novembre verranno contattati gli autori delle RELAZIONI e dei POSTER accettati.
Gli autori delle RELAZIONI e dei POSTER accettati dovranno effettuare entro il 14 novembre l’iscrizione, nonché il relativo pagamento. Chi sceglierà di pagare tramite bonifico bancario, dovrà subito dopo trasmettere la scansione della ricevuta all’indirizzo e-mail della Formazione Permanente dell’Università Cattolica di Milano ( formazione.permanente-mi@unicatt.it; e in cc a renata.dellafiori@unicatt.it).
Informazioni importanti
* Non verranno prese in considerazione proposte di relazioni che considerano il simbolo e il mito in chiave psicologica e psicanalitica.
* Non verranno prese in considerazione proposte di relazioni che considerano il simbolo e il mito in chiave antropologica, sociologica o etnologica.
* Non verranno prese in considerazione proposte di relazioni che considerano il mito nella mera prospettiva della “favola antica”.
* Non verranno prese in considerazione proposte di relazioni vertenti su temi e figure della mitologia omerico-olimpica.
* Verranno prese in considerazione solo proposte di intervento informate alla prospettiva ermeneutica della “modernità simbolico-mitologica dell’antico”, che privilegia un approccio interdisciplinare che combina la storia della letteratura e delle arti con la storia delle religioni antiche e la storia delle eresie (del cristianesimo, dell’ebraismo, etc.), con una peculiare attenzione allo studio delle fonti antiche delle religioni e delle eresie (cfr. Presentazione).
Per delucidazioni ulteriori circa il concetto di “modernità simbolico-mitologica dell’antico”, circa i “Percorsi tematici” o sul programma contattare:
ida.villa@unicatt.it e bart.vandenbossche@arts.kuleuven.be
***
Dopo essere state sottoposte a procedura di peer review a doppio cieco, i testi delle relazioni selezionate verranno successivamente pubblicate in volume.
PRESIDENZA SCIENTIFICA
Professoressa ANGELA IDA VILLA
Associato di Letteratura italiana contemporanea
Dottore di ricerca in “Critica, teoria e storia della Letteratura e delle Arti”
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Facoltà di Scienze della Formazione
Dipartimento di Italianistica e Comparatistica
L.go Gemelli, 1 – 20123 Milano
E-mail: ida.villa@unicatt.it
http://docenti.unicatt.it/ita/angela_ida_villa/
http://unicatt.academia.edu/AngelaIdaVilla
http://www.unicatt.it/leopardi-pascoli-montale
tel. ++ 39 02 7234 2762/2375
Professor Bart Van Den Bossche
Associato di Letteratura italiana
Katholieke Universiteit Leuven – Facoltà di Lettere
Dipartimento di Scienze Letterarie – gruppo di ricerca MDRN
Blijde-Inkomststraat 21
B-3000 Leuven
E-mail: bart.vandenbossche@arts.kuleuven.be
tel. ++ 32 16 32 48 36
IDEAZIONE E SUPERVISIONE
COMITATO SCIENTIFICO
Carlo Alberto Augieri (Università del Salento), Gian Mario Anselmi (Università di Bologna), Giuseppe Barbieri (Università di Venezia – Ca’ Foscari), Cinzia Bearzot (Università Cattolica del Sacro Cuore), Cristina Benussi (Università degli Studi di Trieste), Giovanni Casadio (Università di Salerno), Eleonora Cavallini (Università di Bologna – Ravenna), Maria Vittoria Cerutti (Università Cattolica del Sacro Cuore), Dario Cosi (Università di Bologna), Fabrice De Poli (Université de Lorraine), Giuseppe Farinelli (Università Cattolica del Sacro Cuore), Sotera Fornaro (Università di Sassari), Kristina Herrmann Fiore (Roma, Galleria Borghese), Franca Landucci (Università Cattolica del Sacro Cuore), Paolo Leoncini (Università Ca’ Foscari – Venezia), Stefania Macioce (Università di Roma – La Sapienza), Franco Musarra (Katholieke Universiteit Leuven), Ulla Musarra Schrøder (Radboud Universiteit Nijmegen), Milena Raimondi (Università Cattolica del Sacro Cuore), Maria Pia Pattoni (Università Cattolica del Sacro Cuore), Carlos Steel (Katholieke Universiteit Leuven), Francesco Tedeschi (Università Cattolica del Sacro Cuore)
COORDINAMENTO SCIENTIFICO
- Enrico Elli, Carla Boroni, Andrea Canova, Paola Ponti, Federica Millefiorini, Antonio Zollino, Cecilia De Carli, Gabriella Amiotti, Milena Raimondi, Andrea Filoni, Laura Aldovini, Rosa Cafiero, Alessio Peršič (Università Cattolica del Sacro Cuore)
- Andrea Robiglio, Jeroen De Keyser, Anke Gilleir, Inge Lanslots (Katholieke Universiteit Leuven)
SEGRETERIA SCIENTIFICA
- Sarah Sivieri, Carmela Pierini, Stefania Triachini, Lucia Tantalo, Francesca Strazzi, Cristina Tagliaferri, Corrado Cuccoro, Anna Penati Bernardini, Isabella Nova, Eleonora Fornasari (Università Cattolica del Sacro Cuore)
- Carmen Van den Bergh, Stefania Ricciardi, Sidney Cardella, Emma Grootveld (Katholieke Universiteit Leuven)
Sito web
http://convegni.unicatt.it/ermeneutica-simbolo-mito-e-modernitadellantico