«Più splendon le carte». Manoscritti, libri, documenti, biblioteche: Dante “dal tempo all’etterno”
La Biblioteca Reale di Torino e la cattedra di Filologia e Critica dantesca dell’Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Studi umanistici), con la collaborazione della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e dell’Associazione Culturale MetaMorfosi, organizzano una mostra di codici, libri e documenti danteschi denominata «Più splendon le carte» aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 16 giugno 2016 al 30 luglio 2016.
L’esposizione si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse in Italia e nel Mondo per ricordare Dante Alighieri e rientra nel programma dei Centenari Danteschi (1265-2015 ~ 1321-2021), aperti solennemente il 4 maggio 2015 nell’aula del Senato della Repubblica Italiana alla presenza del Presidente della Repubblica. L’evento prevede la realizzazione di una mostra presso la Biblioteca Reale e lo svolgimento di conferenze e letture dantesche presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale di Torino.
La mostra – articolata in sezioni – intende offrire al visitatore la possibilità di vedere dal vivo alcuni tesori librari che in sette secoli di storia hanno contribuito alla fortuna di Dante e di capire il ruolo che hanno tuttora le biblioteche per la tutela di questo straordinario patrimonio librario. Perse tutte le sue carte – di Dante infatti non è rimasto alcun manoscritto autografo –, la fortuna del poeta è legata a quanti nel tempo hanno ammirato e amato le sue opere, copiandole, stampandole, studiandole. Il visitatore avrà inizialmente la possibilità di entrare idealmente in uno scriptorium trecentesco, ammirando attraverso pregevoli codici le modalità di trascrivere, illustrare e commentare la Divina Commedia nel secolo XIV. Le sezioni successive guideranno il visitatore alla scoperta di quei libri a stampa, dagli incunaboli alle moderne edizioni, che hanno segnato la fortuna non solo della Divina Commedia, ma anche di altre opere dantesche, e alla scoperta di alcuni insigni studiosi del passato che hanno letto e commentato Dante: in questa sezione verranno in particolare esposti documenti di archivio dell’Università di Torino relativi a ricerche e lezioni universitarie del primo Novecento. L’ultima sezione intende illustrare la fortuna planetaria del Poeta, attraverso l’esposizione di alcune edizioni della Divina Commedia in altre lingue.
Il percorso espositivo sarà accompagnato da apparati didattici, il cui contenuto scientifico sarà fornito dalla cattedra di Filologia e critica dantesca, con l’ausilio di quattro studentesse del corso di Laurea magistrale in Letteratura, Filologia e Linguistica Italiana dell’Università di Torino, che per l’occasione svolgeranno un tirocinio curriculare sul tema della mostra, in collaborazione con gli uffici Valorizzazione e Didattica della Biblioteca Reale di Torino. Le schede e i pannelli saranno consultabili anche in rete nel sito della Biblioteca; tali apparati non intendono soltanto essere didascalie delle opere esposte, ma vogliono guidare il visitatore nell’ambito della filologia ed editoria dantesca per conoscere le modalità di pubblicare e leggere Dante dai primi codici alle più moderne edizioni.
Proprio per questo motivo e con lo scopo di arricchire l’offerta culturale, nel periodo dell’esposizione saranno organizzate, a scadenza settimanale, conferenze e letture dantesche tenute da docenti di varie università secondo il seguente programma:
LECTIONES MAGISTRALES
23 giugno 2016 (Auditorium Biblioteca Nazionale)
Sabrina Stroppa, Università degli Studi di Torino
Dio, nemico, desiderio, «accidente in sustanzia»: Amore nella lirica italiana antica
30 giugno 2016 (Auditorium Biblioteca Nazionale)
Giuseppe Noto, Università degli Studi di Torino
«Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse». Francesca e Paolo e il triangolo erotico nelle letterature romanze medievali.
A seguire evento musicale a cura di Stefania Gerbaudi (soprano) e Anna Barbero (pianoforte)
7 luglio 2016 (Auditorium Biblioteca Nazionale)
Massimo Manca, Università degli Studi di Torino
Cerbero, la gola e il numero tre: leggere il sesto canto dell’«Inferno».
14 luglio 2016 (Auditorium Biblioteca Nazionale)
Donato Pirovano, Università degli Studi di Torino
«Vita nuova»: un libro nuovo.
21 luglio 2016 (Auditorium Biblioteca Nazionale)
Attilio Cicchella, Università del Piemonte orientale
«Legato con amore in un volume»: breve storia dell’editoria dantesca.
Percorso espositivo
La Biblioteca Reale conserva nelle proprie raccolte manoscritti, incunaboli, cinquecentine ed edizioni rare delle opere di Dante, tra cui anche reperti curiosi e unici come un esemplare di microscrittura in cui tutta la Divina Commedia è scritta in un foglio che, una volta arrotolato, potrebbe entrare nel guscio di una noce.
Per arricchire l’esposizione il Comitato Scientifico ha ritenuto opportuno coinvolgere altri importanti biblioteche di conservazione di Piemonte, Toscana e Lombardia, case editrici e archivi che conservano codici e stampe dantesche di pregevole fattura e di notevole rilevanza storica. In particolare verranno formulate richieste di prestito alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, alla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, alla Biblioteca Trivulziana di Milano, alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, alla Biblioteca “Arturo Graf” di Torino e alla Biblioteca di Scienze letterarie e filologiche di Torino, all’Archivio Storico dell’Università di Torino. Inoltre verrà richiesto alla Salerno Editrice di Roma il prestito di due fac simili –recentemente realizzati – di singolare bellezza.