Il volume affronta, sulla base di documentazione archivistica, l’esperienza di Luigi Pirandello accademico d’Italia, che occupa l’ultimo ottennio dell’esistenza dello scrittore. Viene passato in rassegna l’intero spettro relativo a questa parte della sua esperienza, dall’elezione alla candidatura vittoriosa per il premio Nobel, fino alle celebrazioni in occasione della morte, passando per l’organizzazione del Convegno Volta sul teatro e senza trascurare i contrasti con le gerarchie ecclesiastiche. E’ in questo consesso che si palesa maggiormente la contraddizione pirandelliana tra la fedeltà al fascismo e l’insofferenza verso di esso, facendo trasparire una vicenda che come poche altre nel Novecento culturale italiano ha sperimentato i privilegi ma anche i tormenti dell’uomo pubblico.
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