Si segnala agli interessati la nascita della rivista “Kepos – Semestrale di letteratura italiana”(http://keposrivista.it).
Nella tradizione greca la parola kepos (qui traslitterata in alfabeto latino) possiede svariati significati. Indica, ad esempio, un giardino, un luogo recintato, il grembo materno: racchiude, pertanto, l’idea della fioritura e della nascita così come l’idea della protezione. Forse, furono questi significati che indussero Epicuro a scegliere il kepos quale sede del suo insegnamento: esso, infatti, non corrisponde a un inviolabile hortus conclusus, bensì coniuga la selezione di coloro che vi vengono ammessi – accomunati in primo luogo dagli interessi culturali – con l’apertura verso l’esterno, garanzia di vita rinnovata, di vigore e di linfa. Il kepos cura e difende chi ne faccia parte, ma non guarda solo dentro di sé; al contrario, è disponibile a offrire la sua fioritura a chiunque desideri goderne la bellezza, nonché (e soprattutto) desideri arricchirla in virtù della propria esperienza e della propria sete di conoscenza.
Questo vorremmo fosse anche la nostra rivista, che idealmente, nel titolo, si volge all’antico kepos: uno spazio d’incontro e confronto per studi letterari declinati in ambiti diversi e aperti a prospettive critiche e metodologiche svariate (e l’analisi del testo e la filologia si alternano così a un approccio comparatistico o interartistico, nonché alle Digital Humanities e a molto altro). Il nostro kepos ambisce, dunque, ad accogliere tutti gli studiosi che propongano contributi sorretti da alto rigore scientifico e animati da vera e autentica passione.
Il semestrale, ora in fase di fondazione e di organizzazione, aspira altresì a diventare ‘campo’ di collaborazione e di mutuo apprendimento intergenerazionale, affiancando, nei suoi comitati, l’esperienza di studiosi già affermati alle proposte di giovani ricercatori.