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Il Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze, Classiche e Greco Moderno dell’università di Bucarest organizza il primo Convegno internazionale “Italianistica bucarestina”, dal titolo La traduzione nei regimi totalitari. Aspetti linguistici, letterari e storici.
date del convegno: 22-23 settembre 2023
luogo del convegno: Università di Bucarest, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Il convegno si rivolge agli studiosi di italianistica, ai quali propone una riflessione sul fenomeno traduttologico sotto i regimi totalitari in una prospettiva linguistica, letteraria e/o storica. Di seguito verranno suggeriti ai relatori alcuni possibili campi da indagare nella cultura italiana durante il regime fascista o in quella di tanti altri paesi che, come la Romania, si sono confrontati con la dittatura, con particolare attenzione alle opere tradotte dall’italiano.
Sotto i regimi politici totalitari del Novecento le traduzioni, la stampa, le opere letterarie, gli spettacoli teatrali, i film e in genere qualsiasi manifestazione e prodotto culturale pubblico furono sottoposti non soltanto alla censura istituzionale, ma anche all’autocensura attivata quale meccanismo psicologico di difesa contro le eventuali ripercussioni dell’autorità politica che controllava le attività culturali tramite istituzioni dedicate.
Le misure repressive, le istituzioni coinvolte nella censura, lo specifico dei testi tradotti nei periodi totalitari variano a seconda del regime e dell’epoca, aprendo ai ricercatori un ampio ventaglio di spunti per la ricerca sulle traduzioni.
In Italia, fino al 1938 le azioni del governo fascista nei confronti dell’editoria non furono particolarmente repressive e, in genere, si limitarono a casi individuali, promuovendo piuttosto l’autocensura, ma dopo quella data i controlli sulle pubblicazioni nazionali e sui contatti con le letterature straniere, incluse le traduzioni, si fecero invece più serrati.
In Romania, i limiti ideologici, i condizionamenti, la censura imposti all’atto culturale miravano ad adeguarlo e a metterlo in sintonia con l’ideologia ufficiale. Il campo dell’italianistica, come tutta la cultura, era controllato da organi statali specializzati nella censura quali la Direzione Generale per la Stampa e per le Pubblicazioni e, dal 1967 e il Comitato Statale per la Cultura e l’Arte.
A parte la messa all’indice di autori e testi considerati contrari all’ideologia del regime – e sono noti gli elenchi di autori e titoli di libri proibiti, impartiti alle biblioteche dell’intero Paese – erano preferiti gli scrittori italiani contemporanei di sinistra, quelli che si occupavano dei problemi sociali del mondo contadino ed operaio oppure quelli che criticavano il mondo capitalistico. A ciò si aggiungeva la pratica di amputare i frammenti poco consoni all’ideologia comunista, persino in testi classici, come, ad esempio, nel Dialogo dei massimi sistemi di Galileo Galilei.
Tra le possibili risposte da parte degli attori nel campo della produzione letteraria, della traduzione, dell’editoria e dello spettacolo si annoverarono la rinuncia alla partecipazione all’atto culturale, il rifiuto di pubblicare le proprie opere, la circolazione di opere letterarie in cerchie ristrette, nel caso degli scrittori e dei poeti il rifugiarsi nelle traduzioni invece di pubblicare opere personali. Quanto alle traduzioni e ai testi letterari pubblicati, la pressione del potere politico stimolava l’elaborazione di strategie linguistiche ed editoriali che eludessero le coercizioni.
Al livello linguistico le strategie della censura (o per eludere la censura) spaziavano dall’impiego della sinonimia, dell’eufemismo ecc. alla presenza nell’apparato critico di interpretazioni gradite al discorso ufficiale o di citazioni da opere e autori promossi o addirittura imposti dal potere politico. Si segnala, inoltre, il ricorso a vari interventi stilistici di maggiore o minore portata (abbellimento, eliminazione dei rimandi incomodi quali la menzione di termini religiosi). Inoltre, il paratesto veniva strumentalizzato a fini propagandistici, non risparmiando nemmeno i classici (nemmeno la Divina Commedia); le prefazioni e le note contenevano non di rado le canoniche citazioni da Marx ed Engels, e non mancavano le interpretazioni che forzavano ideologicamente il testo.
Molte volte la pubblicazione e diffusione di alcune opere, nella fattispecie di parecchie traduzioni dalla letteratura italiana, si appoggiava sul prestigio di qualche personalità culturale incontestabile per il regime che si faceva garante dell’opera tradotta (nel campo dell’italianistica, l’esempio principale è Alexandru Balaci, insigne professore, saggista e traduttore, ma anche uomo politico del regime).
Tra le possibili direzioni di ricerca annoveriamo:
Meccanismi linguistici della censura;
Manipolazione e politicizzazione della letteratura;
Effetti della censura e dell’autocensura sulle traduzioni;
Opere proibite, opere tollerate, opere promosse;
Traduzioni e traduttori nei regimi totalitari;
Strategie traduttive di elusione della censura;
Paratesto e manipolazione: note, prefazioni, introduzioni, recensioni;
Meccanismi istituzionali della censura e questioni giuridiche;
Attori della mediazione culturale nei regimi totalitari.
Sono questi soltanto alcuni spunti che possono aiutare gli italianisti di ogni dove a trovare approcci inediti e situazioni e interpretazioni specifiche concordi con il tema del convegno. Vi invitiamo a inviare, entro il 5 maggio del 2023, proposte di contributi in italiano o in inglese compilando la scheda disponibile al link https://forms.gle/PioYaxtqAZM8ZeMM8 (si vedano più avanti ulteriori dettagli sulla compilazione della scheda).
Bibliografia:
Baghiu, Ștefan, Sass, Maria, Pojoga, Vlad (eds.), The Culture of Translation in Romania/ Übersetzungskultur und Literaturübersetzen in Rumänien, Berlin: Peter Lang, 2018.
Baghiu, Ștefan, Olaru, Ovio, Terian, Andrei (eds.), Beyond the Iron Curtain: Revisiting the Litterary System of Communist Romania, Peter Lang, 2021.
Billiani, Francesca (ed.), Modes of Censorship and Translation. National Contexts and Diverse Media, Manchester: St Jerome, 2007.
Corobca, Liliana, Controlul cărții. Cenzura literaturii în regimul comunist din România, București: Cartea Românească, 2014.
Cunico, Sonia, Munday, Jeremy (eds.), Translation and Ideology: Encounters and Clashes, Special Issue of The Translator 13(2), 2007.
Esposito, Edoardo, Con altra voce. La traduzione letteraria tra le due guerre, Roma: Donzelli, 2018.
Ferrando, Anna (a cura di), Stranieri all’ombra del Duce: le traduzioni durante il fascismo, Milano: Franco Angeli, 2019.
Gigli Marchetti, Ada, Finocchi, Luisa (a cura di), Editori e lettori. La produzione libraria in Italia nella prima metà del Novecento, Milano: FrancoAngeli, 2000.
Hermans, Theo (ed.), The Manipulation of Literature. Studies in Literary Translation, London & Sydney: Croom Helm, 1985.
Lefevere, André, Translation, Rewriting and the Manipulation of Literary Fame, London & New York: Routledge, 1992.
Luti, Giorgio, La letteratura nel ventennio fascista. Cronache letterarie tra le due guerre, 1920-1940, Scandicci: La Nuova Italia, 1995.
Rundle, Christopher, Le traduzioni nella storiografia sul fascismo, in “Tradurre. Pratiche, teorie, strumenti”, n. 20, 2021, https://rivistatradurre.it/le-traduzioni-nella-storiografia-sul-fascismo/, data dell’ultima consultazione: 8.11.2022.
Rundle, Cristopher, Monticelli, Daniele, Lange, Anne (eds). Translation under Communism, London: Palgrave Macmillan, 2022.
Popa, Ioana. “Translation and Communism in Eastern Europe”, in Fruela Fernandez in “The Routledge Handbook of Translation and Politics”, Fruela Fernandez; Jonathan Evans (eds.), London: Routledge, 2018, pp.424-441.
Coferenze plenarie:
Prof. Associato Christopher Rundle, Università di Bologna
Ric. Liliana Corobca, Istituto di storia e teoria della letteratura dell’Accademia della Romania “G. Călinescu”, Istituto per l’indagine sui crimini del Comunismo e la memoria dell’esilio romeno
Comitato scientifico:
Prof. Ord. Mirella Agorni, Università Ca’ Foscari di Venezia
Prof. Ord. Smaranda Bratu Elian, Università di Bucarest
Prof. Ord. Alberto Casadei, Università degli Studi di Pisa
Prof. Ord. Dan Octavian Cepraga, Università di Padova
Prof. Ord. Muguraș Constantinescu, Università di Suceava
Prof. Ord. Doina Derer, Università di Bucarest
Prof. Associato Marco Dotti, Università di Pavia
Prof. Associato Monica Fekete, Università “Babeș Bolyai” di Cluj-Napoca
Prof. Ord. Georgiana Lungu-Badea, Università di Timișoara
Prof. Ord. Bruno Mazzoni, Università di Pisa
Prof. Associato Roberto Merlo, Università di Torino
Prof. Ord. Stefano Ondelli, Università degli Studi di Trieste
Prof. Ord. Lorenzo Renzi, Università di Padova
Prof. Ord. Oana Sălișteanu, Università di Bucarest
Prof. Ord. Angela Tarantino, Università di Roma “La Sapienza”
Prof. Ord. Carlo Varotti, Università di Parma
Comitato organizzativo:
Prof. Associato Corina Anton
Ric. Aurora Firța-Marin
Prof. Associato Anamaria Gebăilă
Link scheda di partecipazione (da compilare e inviare entro il 5 maggio 2023): https://forms.gle/PioYaxtqAZM8ZeMM8
Dati da inserire nella scheda:
Nome e cognome del proponente:
Indirizzo di posta elettronica:
Università o ente di appartenenza:
Titolo della comunicazione:
Abstract (max. 500 parole):
Parole chiave (3-5 parole):
Bibliografia (3-5 titoli):
Presentazione dell’autore (max. 150 parole):
Avvertenza! Non è necessario accedere all’account Google per compilare il modulo; lo si può fare soltanto se si vuole salvare il progresso nella compilazione.
Modalità di svolgimento del convegno: in presenza.
Lingue del convegno:
italiano;
inglese.
Quote d’iscrizione:
80 euro / 400 lei, da pagare entro il 31 agosto 2023;
Coordinate bancarie: IBAN RO69BTRLRONCRT0661813701; SWIFT: BTRLRO22
Con la menzione: “convegno di italianistica”.
Il pagamento si può effettuare in lei o in euro.
Le quote di iscrizione includono:
cartella del convegno;
pause caffè;
pranzi;
pubblicazione degli atti.
La pubblicazione degli atti, previa valutazione dei contributi da parte del comitato scientifico, è prevista per il 2024. Ulteriori dettagli verranno forniti a convegno concluso.
Date importanti:
5 maggio 2023: scadenza invio proposte
1 giugno 2023: comunicazione della risposta del Comitato scientifico
31 agosto 2023: scadenza pagamento quota di iscrizione
22-23 settembre 2023: date del convegno
Per ulteriori chiarimenti e informazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo di contatto:
convegno.italianistica.bucarest@lls.unibuc.ro
Patrocinio
Ambasciata d’Italia in Romania
Enti organizzatori
Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze, Classiche e Greco Moderno dell’Università di Bucarest
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest
Università di Bucarest
Partner istituzionali
Accademia di Romania in Roma
Istituto Italiano di Cultura di Bucarest
Centro di Linguistica Comparata e Cognitivismo (Università di Bucarest)