MEMORIA – OBLIO
La IXa edizione del Convegno Internazionale Comunicazione e la Cultura nella Romània Europea (CICCRE) mira ad analizzare la maniera in cui la memoria individuale e collettiva, istituzionalizzata o meno, abbia contribuito alla formazione un’autocoscienza dello spazio romanzo e, mediante essa, allo sviluppo di forme perenni e polimorfiche di civiltà. La romanità, nella sua dimensione civilizzatrice, si è manifestata fin dall’inizio come un processo di sintesi, in cui le memorie culturali delle società che ne facevano parte non sono state mai soppresse per costruire su terreni incolti, ma, al contrario, sono confluite in un insieme unitario, il che ha facilitato l’aggiornamento e l’universalizzazione delle esperienze delle civiltà arcaiche locali. La dimenticanza, come fenomeno naturale di degrado della memoria, insieme “alla condanna all’oblio”, che ne era la sua forma istituzionalizzata, operavano anche a livello dell’eccezionale sintesi delle civiltà rappresentata dalla romanizzazione, ma solo in una maniera selettiva e marginale, spesso anche personale, attraverso un meccanismo noto come damnatio memoriae. Le formule di manifestazione e cristallizzazione della memoria nelle civiltà appartenenti alla Romània europea coprono l’intero corpus concettuale romanzo.
Pertanto, le lingue e le letterature di tale spazio sono individuabili come archivi viventi, come memorie di un vero e proprio organismo. In latino si possono identificare numerosi prestiti terminologici e semantici dalle lingue di sostrato, come inserti che hanno arricchito l’eredità genetica del primo idioma elevatosi alla dignità di un orizzonte tendenzialmente globalistico. Le lingue neolatine sono, senza eccezione, manifestazioni del latino vivo in contesti saldamente definiti dall’eredità prelatina, ma anche dalla storia non lineare di successivi contatti ed interferenze. A loro volta, le varie letterature, come patrimonio immateriale della Romània – risalgono tutte alla letteratura latina classica o alle sue espressioni successive, post-classiche, medievali, e, grazie alla trafila dalle lingue neolatine, persino moderne e contemporanee – ed evidenziano tanto la diversità, quanto l’omogeneità di una comune memoria unificatrice, raggiungendo così una vicendevole traducibilità fino ad una completa solidarietà spirituale. Le arti, la scienza, la filosofia, la storia, cioè le espressioni più visibili della memoria istituzionalizzata – si atteggiano a loro volta come veri archivi del sapere e delle esperienze culturali risultate dalla sintesi interculturale e perpetuate attraverso la costante apertura al nuovo. In ciascuno di questi registri dell’operato delle varie civiltà, scoprire le stratificazioni della memoria, ma anche il gioco dell’oblio, non può essere che un’ interessante sfida dello spirito umano. I rapporti tra memoria e immaginazione, tra memoria personale e collettiva, ma anche la fluida relazione che corre tra la memoria e l’oblio o, al contrario, tra la memoria e i suoi “abusi”, così come anche Paul Ricoeur ha sapientemente svelato, aprono nuove vie nella configurazione di tale universo.
A tale proposito, invitiamo gli studiosi, gli insegnanti, i ricercatori, i dottorandi a condividere le loro esperienze sulle indagini storiche, filologiche e culturali nell’ambito della nona edizione della Comunicazione e Cultura Internazionali nella Romània Europea
e a proporre interventi per le sezioni già consacrate: lingua e letteratura latina; lingua e letteratura romena; il romeno come lingua straniera; lingua e letteratura francese; lingua e letteratura italiana; lingua e letteratura portoghese; lingua e letteratura spagnola; didattica delle lingue romanze; storia e religione; musica e teatro; belle arti; libro e biblioteca.
Calendario del convegno
❖ Date importanti:
❖ 12-13 giugno 2020, la IX-a edizione del convegno CICCRE presso l’Università di Ovest di Timişoara, bd. Vasile Pârvan, nr. 4.
❖ 1 maggio 2020, scadenza invio modulo d’iscrizione contenente obbligatoriamente il riassunto della proposta nella lingua della comunicazione nonché in inglese (200-250 parole).
❖ Il modulo di iscrizione, disponibile sul sito del convegno www.ciccre.uvt.ro va compilato online, entro il 1 maggio 2020.
❖ 15 maggio, 2020, data comunicazione dell’accettazione o meno dei lavori proposti.
Informazioni supplementari:
Le lingue del convegno: francese, italiano, portoghese, romeno, spagnolo.
La durata della presentazione: 15 minuti e 5 minuti per domande e/o discussioni.
• I lavori presentati per la pubblicazione saranno attentamente valutati dal comitato scientifico, il quale farà poi la proposta per la pubblicazione nel volume del convegno Quaestiones Romanicae, che uscirà presso la Casa Editrice JATEPress dell’Università di Szegedin.
• Informazioni ulteriori saranno disponibili anche sul sito del convegno: www.ciccre.uvt.ro.
• Indirizzo mail del convegno: ciccre@e-uvt.ro.
Organizzatori e partners
Questo evento scientifico è organizzato dal Centro di Studi Romanzi di Timisoara (CSRT) della Facoltà di Lettere, Storia e Teologia dell’Università di Ovest di Timisoara, in collaborazione con l’Università di Szegedin, Ungheria, nonché con l’Ambasciata di Spagna a Bucarest, Consolato Onorario d’Italia a Timisoara, Centro di Lingua Portoghese di Timisoara, Istituto „Camões” I.P. di Lisbona, Istituto Francese di Timisoara, Biblioteca Centrale Universitaria „Eugen Todoran” di Timisoara.