Kepos – Semestrale di letteratura italiana
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Call for papers
Anno 2018 – numero II
Attraverso le aetates ovidiane, percorsi
Ha scritto Pierpaolo Fornaro, a proposito delle Metamorfosi ovidiane, che esse costituiscono un classico “da riscrivere sempre”. La definizione, assai felice, sottolinea la vitalità imperitura, a tratti persino esuberante, lungo i secoli, del poema in cui s’intrecciano più di duecento storie metamorfiche: ad esso – ciò è ben noto – hanno incessantemente attinto scrittori e artisti. Inoltre, a testimoniare l’importanza nella storia della cultura occidentale del poeta di Sulmona – di cui il 2018 celebra la ricorrenza della morte, avvenuta a Tomi il 18 d.C. – non si può non ricordare l’influsso esercitato dall’Ars amandi già sulla letteratura cortese.
Tuttavia, esiste anche un altro ambito in cui l’emulazione ovidiana si è sviluppata, nel tempo. Si tratta di un’emulazione forse meno nitida, maggiormente sfumata e sottile, che consiste nel riprendere, dal grande modello, l’inclinazione a contaminare e intrecciare insieme i generi letterari o a ‘metamorfosarli’, anch’essi, dall’interno (si pensi ad esempio agli Amores, che di fatto rovesciano la tradizione dell’elegia latina, cui pure sembrerebbero formalmente inscriversi). Ovidio è quindi divenuto, per molti autori delle epoche successive, di per sé emblema e paradigma di un’innovazione che si attua nell’apparente rispetto delle caratteristiche strutturali e formali dei generi.
La Call for papers Attraverso le aetates ovidiane, percorsi, si apre quindi a saggi che illustrino modi ed esempi di rilettura, rivisitazione e reinterpretazione dell’opera di Ovidio, dal tardo antico sino alla contemporaneità. Le prospettive e le strategie di ricerca e di indagine possono essere naturalmente le più svariate: tematiche, stilistiche, comparatistiche, inter-artistiche, linguistiche…
La consegna del saggio proposto, redatto secondo le modalità redazionali indicate nel sito, è fissata per il 15 dicembre 2018. Si ricorda di inviare ogni materiale all’indirizzo redazione@keposrivista.it.