Call for papers – «L’assenzio della vita, anche il suo miele». Seminario di studi sull’ultimo Saba (Verona)

L’assenzio della vita, anche il suo miele

Seminario di studi sull’ultimo Saba
Università di Verona, 5-6 dicembre 2017

Call for papers

Nella prefazione alle poesie di Federico Almansi, Umberto Saba scrive che, accanto al letto del giovane poeta, «c’erano Parole, c’erano (con dedica) Le Occasioni, c’era Allegria di Naufragi nell’edizione Vallecchi». Era forse, così scorciata, la storia in “tre corone” della poesia a lui contemporanea che egli avrebbe voluto vedere scritta. Senza entrare in difficili discorsi sul canone, è certo che tra i grandi autori del Novecento italiano, Saba conservi una posizione a suo modo appartata, mancante ancora di alcuni strumenti necessari alla definitiva proclamazione di un “classico”, cioè un’edizione critica e un commento integrali, scoraggiati evidentemente dalla grande mole di varianti, cassature, riscritture e ripensamenti che hanno accompagnato l’opera del triestino sino alla morte, avvenuta il 25 agosto 1957.
Sessant’anni dopo, il Corso di Dottorato in Studi filologici, letterari e linguistici dell’Università di Verona organizzerà un seminario di studi dedicato proprio all’opera di Umberto Saba.
Mentre, anche sul versante filologico, è salda la tradizione critica riguardo agli esordi e alla sua prima grande stagione poetica, non altrettanto si può dire dell’opera dei suoi ultimi anni. Per questo si è voluto dedicare il seminario allo studio delle ultime raccolte poetiche – da Parole sino alle Sei poesie della vecchiaia – che compongono il Volume terzo (1933-1954) del Canzoniere. Si tratta di testi che appartengono agli anni successivi alla cura psicoanalitica, dove, pur nel costante ritorno dei motivi ossessivamente ricorrenti nella sua opera, il dettato poetico si rinnova, caratterizzandosi per una maggiore brevità, rarefazione, concisione, quello che il Saba critico di se stesso ha definito «illimpidimento della forma». Sarà inoltre preso in considerazione il prolifico autore di opere in prosa, quasi tutte composte o pubblicate negli stessi anni: l’aforista di Scorciatoie e raccontini, il narratore di Ricordi-Racconti ed Ernesto, l’autobiografo-autocritico di Storia e Cronistoria del Canzoniere.
L’obiettivo delle due giornate è quello di affiancare a giovani ricercatori, ai quali è rivolto il nostro invito a partecipare, alcuni dei massimi esperti della critica sabiana (tra i relatori saranno presenti Stefano Carrai, Antonio Girardi e Gianfranca Lavezzi), nello spirito di un dibattito aperto e costruttivo.

Per partecipare

Rispetto alla produzione dell’ultimo Saba (indicativamente da Parole a Ernesto) si accettano proposte relative, preferibilmente, ai seguenti argomenti:
– letture di singoli testi con particolare attenzione ai fatti di lingua, metrica e stile, e al percorso variantistico;
– analisi di singole raccolte poetiche con riferimento alla disposizione dei testi e alle strutture architettoniche del Canzoniere;
– fenomeni di intertestualità, riscrittura, citazione;
– aspetti della fortuna di Saba presso i contemporanei;
– studi sulle opere in prosa.

L’invito è rivolto a dottorandi e dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo da non più di cinque anni. Sono previsti interventi di 20 minuti. Chi fosse interessato a partecipare può mandare una proposta (massimo 300 parole) e una breve nota bio-bibliografica (completa di nome e cognome, affiliazione accademica e contatti) a jacopo.galavotti@univr.it. La scadenza per l’invio delle proposte è il 7 maggio 2017.