CALL FOR PAPERS
THE NINTH INTERNATIONAL CONFERENCE ON JEWISH ITALIAN LITERATURE (ICOJIL)
Letteratura tra Trieste ebraica e Jugoslavia dalla seconda guerra mondiale in poi:
il mondo di Fulvio Tomizza
Lubiana, 22-25 settembre 2016
(con le sedute accademiche concentrate nei giorni di 23 e 24 settembre)
Università di Utrecht – Università di Lubiana
in collaborazione con AIBA e Corsi Master Language delle cattedre neerlandesi di italianistica
Fulvio Tomizza (Giurizzani di Umago, Istria 1935 – Trieste 1999) è fra gli scrittori dell’area triestino-istriana quello che ha dedicato gran parte della propria opera narrativa e vita intellettuale ai problemi delle sue terre di confine e ai rapporti tra mondo slavo (serbo, croato e sloveno) e italianità. Studente all’università di Belgrado e più tardi fra i protagonisti della vita triestina, si è da sempre impegnato per il dialogo e la comprensione fra due mondi che sono rimasti a lungo separati da scelte politiche per trovarsi alla fine (ri)uniti in una comunità europea democratica.
Intorno a Tomizza e nelle pagine dei suoi libri si svolgono i drammi di popoli costretti a subire il fascismo come il comunismo, guerre mondiali e civili, la discriminazione come la censura e l’assenza di non poche libertà umane. Ma in mezzo a tali conflitti e tragedie quanto prevale è la speranza, se non l’amore. Da un punto di vista più letterario, Tomizza è fine stilista e ha lasciato alcuni veri capolavori, di cui La miglior vita e Il male viene dal Nord si affiancano ai primi romanzi istriani e triestini.
Non mancano i rapporti con l’ebraismo visto dalla duplice prospettiva di elemento culturale essenziale per la Mitteleuropa e di incarnazione dell’esodo e della diaspora.
Che la letteratura istriana e triestina del dopoguerra sia entrata in crisi, non risulta affermabile se guardiamo alla produzione di Cergoly, Giotti, Morovich, Saba e Stuparich (che hanno pubblicato importanti libri dopo il ‘45) e Voghera, ma anche, nelle generazioni più giovani, Magris e Madieri, Tamaro e Giorgio Pressburger che qui ha trovato il suo posto e creato alcuni tra i suoi testi più belli. Non poche loro opere si riallacciano a quelle delle generazioni del fin-de-siècle e dell’interbellum (Slataper, Svevo, Joyce, il primo Saba e Stuparich) che fanno parte dell’eredità letteraria mitteleuropea. Triestinissime sono le pagine di Daša Drndić (come Sonnenstein) e Boris Pahor (come Necropoli), prova dei profondi collegamenti tra i due mondi italiano e slavo. Una prospettiva leggermente diversa viene offerta dagli scrittori in serbo-croato-bosniaco o in ladino della comunità ebraica di Sarajevo.
Il presente convegno intende proseguire il discorso iniziato nel convegno Icojil 7, sempre a Lubiana (2014), esaminando le intersezioni tra letteratura mitteleuropea e ebraismo. In questo contesto, interventi sui famosi scrittori serbi di origine ebrea Aleksandar Tišma e Danilo Kiš, che non hanno evitato le più profonde e sconcertanti confrontazioni con la natura umana, saranno perciò apprezzati.
Il convegno si svolgerà tra il 22 e il 25 settembre 2016 presso l’Università di Lubiana, città che ha avuto il primato tra gli stati dell’ex-Jugoslavia a prendere il suo ruolo di capitale di un paese EU. Lubiana offre una vasta gamma di alberghi e alloggi a prezzi abbordabili e una grande tradizione culturale e culinaria, ed è ben collegata dall’estero in aereo.
Durante il convegno sarà presentato il volume degli atti del primo convegno di Lubiana.
La tassa d’iscrizione sarà pari a 30 eur (studenti: gratis) e comprenderà la visita guidata della città (previa iscrizione). Per domenica 25 settembre sarà organizzata una gita in pullman dedicata ai luoghi letterari dell’Istria di tomizziana memoria (Umago, Materada, Capodistria, Isola ed altri) per cui sarà dovuto un contributo addizionale di 20 eur. È prevista una cena conviviale ad un prezzo che non supererà in nessun caso i 30 eur a testa. La pubblicazione degli atti avverrà a cura del comitato Icojil.
Proposte di non oltre 250 parole possono essere inviate entro il 31 maggio 2016 a r.m.speelman@uu.nl e g.cascio@uu.nl.
Comitato scientifico:
Danilo Capasso (Banja Luka), Gandolfo Cascio (Utrecht), Alberto Cavaglion (Firenze), Mirna Cicioni (Australia), Luca De Angelis (Ferrara), Snežana Milinković (Belgrado), Ada Neiger (Milano), Sophie Nezri (Aix/Marseille), Nevin Özkan (Ankara), Irena Prosenc (Lubiana), Hanna Serkowska (Varsavia), Raniero Speelman (Utrecht).