Convegno internazionale “Esoterismo, occultismo e fantastico nella letteratura italiana tra fin de siècle e avanguardia”.

L’Istituto di Studi Romanzi, Facoltà di Lettere dell’Università Carlo IV di Praga, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura

organizzano
il Convegno internazionale:

“Esoterismo, occultismo e fantastico nella letteratura italiana tra fin de siècle e avanguardia”.

Praga 13-15 aprile 2016

Importa che si agiti in fondo al nostro cuore una domanda, un dubbio, una grave incertezza: importa che ognuno di noi si chiegga se tutto quello che ci meravigliò e ci affascinò, in venti anni, era la verità e non altro che la verità: importa che nel silenzio delle profonde cogitazioni, ognuno di noi ricerchi nuovamente le sorgenti disseccate della sua vita interna e trovi modo di farle ripullulare e, non trovandole, cerchi, cerchi ancora, cerchi sempre: importa che la nostra coscienza non si appaghi, non si cheti, non si addormenti: importa che le ragioni dello spirito ci riappaiono, superiori, supreme, pacificatrici, consolatrici! Tutta la verità è altrove. Importa di ritrovarla.

Matilde Serao: I cavalieri dello spirito (1894)

 

Nel periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e l´inizio del Novecento, dopo la grande fiducia positivistica nella ragione, si manifesta la crisi della razionalità che colpisce tutta la società occidentale nel suo pensiero. Anche la letteratura fin de siécle, compresa quella italiana, ne subisce una forte influenza. Gli scrittori tentano le strade occulte e inesplorate verso la conoscenza che va oltre il mondo materiale,visibile, spiegabile, noto, sedotti dalla “bramosia dell’ignoto”, sperimentata in certo modo addirittura dai personaggi del maestro verista Giovanni Verga. Il fatto che i maggiori rappresentanti del verismo – in primo luogo Luigi Capuana – non rimangono immuni da tale tendenza è abbastanza eloquente. Sulla scena letteraria (e non solo) irrompe lo spirito come il nuovo protagonista che rimpiazzerà la ratio e la verità considerata fino a quel momento un’entità oggettiva. Tale processo della perdita di certezze “di vecchio stampo” è accompagnato dal tramonto di alcuni generi letterari, come per esempio del romanzo realistico, e dall’ascesa di altri: il racconto fantastico in primis. L’ immagine unitaria del “piccolo mondo antico” si scompone, si disgrega nello stesso modo come la psiche dell’individuo. Nasce la concezione del personaggio-uomo, detto con Debenedetti. Dal topos romantico del doppio, dallo sdoppiamento dell’anima e/o corpo arriviamo fino alle centomila identità del personaggio pirandelliano o all’uomo moltiplicato dei futuristi.

In tale atmosfera si stabiliscono forti legami tra la letteratura e l’esoterismo, lo spiritismo e le cosiddette “scienze occulte”, legame che in Italia si protrae fino al contesto delle avanguardie storiche e oltre.

Il rapporto tra letteratura ed esoterismo in particolare è stato messo in luce negli ultimi anni da studi rigorosi che hanno fatto sì che potesse emergere chiaramente come questo fenomeno sia stato e sia tutt’altro che marginale per un’analisi e una comprensione più profonda di correnti, movimenti letterari, singoli autori e loro opere. Questo campo del sapere è diventato da qualche decennio anche oggetto di ricerca accademica e per tale motivo il convegno vuole focalizzare l’attenzione su quegli autori italiani, attivi tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, la cui vita e/o la cui opera ha risentito particolarmente dell’influenza del pensiero

esoterico e del fascino per l’“occulto”, e su quelli che con le loro opere hanno contribuito allo sviluppo del filone fantastico della letteratura italiana, quel filone sempre considerato debole o addirittura “irregolare”, il quale però ha veicolato nella società anche insegnamenti che per la loro natura e caratteristiche è possibile definire “iniziatici”. Anche se per Todorov il periodo d’oro della letteratura fantastica finisce con l’inizio del nuovo secolo, il convegno vuole indagare appunto anche come il cambiamento di prospettive arrivato con il Novecento (Freud, Einstein, Bergson…) ha influito sull’ulteriore sviluppo del modo fantastico nella letteratura italiana.

Il Convegno si svolgerà in due sessioni parallele nei giorni 13, 14 e 15 aprile 2016 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga (Via Šporkova 14 – 118 00 Praha 1 Malá Strana). La cerimonia di chiusura si terrà presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Carlo IV (Nám. Jana Palacha 2, 116 38, Praha 1). Apriranno il Convegno il prof. Marco Pasi (Università di Amsterdam), la prof.ssa Simona Cigliana (Università La Sapienza di Roma) e il prof. Antonio Saccone (Università degli Studi Federico II di Napoli). Il programma completo dell’evento sarà reso pubblico nel corso del mese di gennaio 2016.

Si prega di inviare un abstract (in lingua italiana o inglese) dell’argomento da trattare (non superiore a 1800 battutte spazi compresi) accompagnato da un brave curriculum professionale entro il 31. ottobre 2015 al seguente indirizzo di posta elettronica:

convegnopraga@gmail.com

Comunicazione delle proposte accettate entro il 15 novembre 2015.