CONVEGNO INTERNAZIONALE DI LINGUISTICA ITALIANA
L’italiano in bocca straniera: esplorazioni, prospettive, sfide
Varsavia, 15-16 giugno 2023
Istituto di Comunicazione Specialistica e Interculturale
Facoltà di Linguistica Applicata
Università di Varsavia
(lavori in modalità on-line)
CALL FOR PAPERS
Il convegno vuole offrie una cornice in cui accogliere lavori su quelle varietà dell’italiano che si è soliti considerare periferiche, in particolare modo quelle (1) degli italofoni fuori dai confini politici italiani, (2) dei nuovi italofoni in Italia e (3) degli apprendenti dell’italiano nel mondo, senza tuttavia perdere di vista l’italiano d’Italia (inteso sia come sistema sia come tutta un’architettura di usi e varietà) come l’imprescindibile punto di riferimento. Si accettano pertanto anche contributi di linguistica italiana che sfuggano al solco dei tre filoni tematici tracciati sotto.
TEMARIO
1.
Da più di dieci anni, a cominciare dai lavori corpus-based sul lessico dell’italiano della Svizzera Italiana (in particolare LIPSI, E. Pandolfi (2009), Lessico di frequenza dell’italiano parlato nella Svizzera Italiana. Bellinzona: CDE), si parla dell’italiano come lingua policentrica, ovvero una lingua che, essendo lingua ufficiale di più di uno stato, risulta dotata non solo di varietà locali/regionali, bensì di più standard, ognuno facente capo a un centro politico-culturale diverso, nella fattispecie l’Italia e la Svizzera. Nel caso della Svizzera si tratta di uno standard che per forza deve fare i conti con le altre lingue confederate e a cui si affinca tutta una gamma di varietà d’uso: i dialetti della SI, l’italiano federale, l’italiano degli immigrati italiani di diverse genrazioni, tutto un repertorio di varietà sempre da studiare, anche se sviscerato già dalla ricca letteratura scientifica, che spazia dai lavori di taglio storico ai lavori lessicologici e sociolinguistici dell’OLSI (Osservatorio Linguistico della Svizzera Italiana); dai numerosi studi del CDE (Centro di Dialettologia e di Etnografia di Bellinzona) sui dialetti svizzero-italiani ai lavori di linguistica testuale, anche in chiave contrastiva, della Scuola di Basilea, tra i quali il volume di recente pubblicazione “L’italiano dei testi costituzionali. Indagini linguistiche e testuali tra Svizzera e Italia“ (a cura di A. Ferrari, L. Lala, F. Pecorari (2022), Alessandria: Edizioni dell’Orso).
2.
L’italiano dei non nativi in Italia evoca in primis il problema dell’integrazione linguistica degli immigrati, tema sempre più presente sia a livello di ricerca scientifica che di politiche linguistiche. Il problema si inserisce in una più ampio quadro dell’integrazione sociale nella società ospitante, porcesso multidimensionale che tiene conto di diverse variabili tra le quali l’aspetto linguistico è tra i più importanti, come messo in evidenza da diversi documenti dell’UE (cfr. ad es. COM(2005)389; 2007/435/CE; COM(2011)455), in cui gli stati membri sono chiamati a mettere in atto politiche volte a favorire l’insegnamento della lingua L2. Alla questione dell’insegnamento/apprendimento della lingua è interrelata tutta una serie di problemi, tra i quali oltre a quelli linguistici (interlingue, fenomeni di mistilinguismi) e glottodidattici (ad es. gestione di classi plurilingui) ci sono anche le questioni identitarie: il mantenimento dell’identità linguistico-culturale di origine e la stigmatizzazione degli accenti non nativi da parte degli italiani.
3.
L’italiano fuori dall’Italia è la lingua delle diaspore italiane disseminate nel mondo, con tutti i problemi ivi connessi: l’erosione e il mantenimento della lingua, la collocazione dell’italiano e delle sue varietà nello spazio linguistico globale della società ospitante; i fenomeni di mistilinguismo, ecc.
L’italiano è infine tra le lingue più studiate nel mondo, cosa che richiede una riflessione sia sull’imput da proporre nei corsi di lingua (quale italiano proporre ai discenti?; solo l’italiano standard?), sia sull’output degli apprendenti (studio delle interlingue e del transfer linguistico a seconda della proveniena dei discenti; tecniche del testing); al che si aggiunge l’esame, l’elaborazione e la rivisitazione delle tecniche glottodidattiche e delle risorse linguistiche e linguistico-culturali a disposizione dei docenti e discenti (manuali; corpora; risorse lessicografiche; risorse digitali, tra le quali ontologie interlinguistiche, come ad es. IMAGACT; ecc.). Va da sé che sono tutte problematiche che si pongono anche in riferimento alla stratificazione tecnolettale dell’italiano e di conseguenza anche per i processi di insegnamento/acquisizione dei linguaggi specilisitici e settoriali dell’italiano.
Si accettano infine interventi che vertono sull’italiano (non necessariamente di stranieri) che entra in contatto con le lingue straniere subendone l’influsso; si tratta pertanto di temi di linguistica del contatto, sia a livello del sistema (prestiti, calchi, ecc.) che a livello del discorso (fenomeni di mistilinguismo).
Non viene escluso alcun taglio metodologico: si accettano pertanto resoconti, case study, contributi teorici, ricerche quantitative e qualitative.
L’INVIO DEGLI ABSTRACT E L’ISCRIZIONE
Le proposte di intervento (di 20 minuti circa) devono essere presentate sotto forma di abstract redatto in italiano di massimo 250 parole grafiche, e inviate in formato docx all’indirizzo e-mail italianoinboccastraniera@gmail.com entro e non oltre il 1 maggio 2023. Nel corpo della mail occorre fornire i seguenti dati: nome e cognome; affiliazione; numero di telefono; indirizzo e-mail; titolo dell’intervento.
QUOTA D’ISCRIZIONE
La quota d’iscrizione è di 200 PLN (40 EUR).
Le informazioni relative al versamento della quota d’iscerizione verranno fornite per e-mail dopo il 10 maggio 2023.
DATE IMPORTANTI
01/05/2023 scadenza per l’invio dgli abstract
10/05/2023 comunicazione dell’accettazione delle proposte di intervento
20/05/20023 scadenza per il pagamento della quota d’iscrizione
24/05/2023 pubblicazione degli orari degli interventi
È prevista la pubblicazione dei contributi presentati durante il convegno.
COMITATO SCIENTIFICO
prof.zw. dr hab. Anna Tylusińska-Kowalska (Università di Varsavia), prof. ucz. dr hab. Silvia Bonacchi (Università di Varsavia), prof. ucz. dr hab. Maria Załęska (Università di Varsavia)
COMITATO ORGANIZZATORE
dr hab. Kamila Miłkowska-Samul, dr Dorota Kozakiewicz, dr Maciej Durkiewicz
CONTATTI: italianoinboccastraniera@gmail.com
SITO: www.italianoinboccastraniera.org