La tradizione culturale italiana, nel suo snodarsi lungo i secoli, ha offerto numerosi esempi di una critica letteraria che è parsa talora alternativa, talaltra proficuamente complementare rispetto agli studi dell’Accademia. Si tratta di una modalità di interpretazione e d’indagine sulla letteratura (o sulle letterature) che variamente si incrocia e ibrida (in qualche caso si fonde) con procedimenti e moduli espressivi di norma preclusi alla scrittura scientifica. Questa tipologia di saggio esige, naturalmente, che a impugnare la penna sia non solo uno specialista della disciplina, bensì uno ‘scrittore puro, capace quindi di modificare, se non addirittura di infrangere, le regole del canone, grazie alla forza originale del pensiero e dello stile. Grandi autori dei secoli XIX e XX – si pensi, a titolo d’esempio, a Foscolo (saggista in italiano e in inglese), a Carducci e a Pascoli; in anni più recenti a Manganelli, a Citati e a Pontiggia… – hanno impresso al genere un’impronta innovativa, derivante in primis dalla loro ispirazione di scrittori. Per il primo numero dell’anno 2022 della rivista «Kepos» si chiedono dunque contributi che illustrino alcune delle forme assunte nel tempo da questa ‘saggistica d’arte’, sottolineandone le peculiarità strutturali e stilistiche, le contiguità e le contaminazioni con altri generi, le novità metodologiche nel confronto con il contesto culturale contemporaneo, gli esiti e la fortuna successivi. I saggi andranno consegnati entro il 30 settembre 2022 all’indirizzo redazione@keposrivista.it, e dovranno già in fase di invio rispettare scrupolosamente le norme redazionali della rivista.
La call: http://www.keposrivista.it/call-for-papers/
Le norme:http://www.keposrivista.it/wp-content/uploads/2020/01/Nuove-norme-redazionali.pdf