CFP: Scienza, tecnologia, industria (sez. 8, XXIV Congresso AIPI 2020)

Congresso AIPI – Associazione Internazionale dei Professori di Italiano)
Università di Ginevra,7 -9 settembre 2020
Scadenza invio proposte: 30 novembre 2019

Industria-tecnologia-design nell’editoria letteraria, negli house organ e nella stampa periodica del Novecento

Coordinamento:

* Giuseppe Lupo (Università Cattolica, Milano), giuseppe.lupo@unicatt.it
* Carmen Van den Bergh (Universiteit Leiden/ KU Leuven), c.van.den.bergh@hum.leidenuniv.nl
* Davide Savio (Università Cattolica, Milano), davide.savio@unicatt.it
* Silvia Cavalli (Università Cattolica, Milano), silvia.cavalli@unicatt.it
* Posta elettronica collettiva: aipindustria@mail.com

Il dibattito sulla modernità, iniziato nell’Ottocento con il Positivismo, trova nel Novecento il luogo in cui esprimersi pienamente – pur con le ambiguità che hanno fatto parlare, in proposito, di un «moderno antimoderno» (C. De Michelis). A partire dal Futurismo, il XX secolo inserisce infatti nell’agenda degli scrittori i temi suscitati dal progresso tecnologico. Il rapporto tra scienza ed etica diventa centrale, per esempio, davanti a creazioni come la bomba atomica oppure di fronte alle manipolazioni della genetica. Ma ugualmente decisivo è il modo in cui l’industria ha cambiato il contesto italiano, dal punto di vista geografico (con la trasformazione del paesaggio agricolo e l’urbanizzazione dei centri) ed economico (nel passaggio dall’artigianato e dal piccolo commercio alla produzione su vasta scala).

Da Svevo venditore di vernici agli scrittori-ingegneri Gadda e Sinisgalli, l’industria e, più in generale, la tecnologia hanno spesso rappresentato il pane quotidiano di numerosi intellettuali del Ventesimo secolo, al punto da imbastire insieme a letteratura, filosofia e scienza quello che è stato definito un «ménage a quattro» (P. Antonello). Si pensi per esempio alla nascita dei calcolatori elettronici e alle potenzialità della cibernetica, intuite da scrittori come Calvino e Balestrini. A fronte dei molti «intellettuali apocalittici», per usare la terminologia coniata da Umberto Eco, esiste anche una schiera di integrati che dialogano felicemente con la tecnologia e le nuove possibilità offerte dallo sviluppo industriale.

Pur nella complessità dei problemi suscitati dall’oltranza tecnologica, l’industrializzazione ha infatti svelato al Novecento il lato virtuoso della modernità: aziende come Olivetti, Pirelli, Eni e Finmeccanica hanno saputo creare una sinergia tra capitalismo e cultura, coinvolgendo autori come il già ricordato Sinisgalli, Fortini, Volponi, Ottieri, Giudici, Buzzi e molti altri, per creare un progetto di società e di mondo.

Tra le riviste a vario titolo legate all’industria italiana (Civiltà delle Macchine di Finmeccanica, Comunità di Olivetti, Il Gatto Selvatico dell’Eni, Rivista Italsider etc.), molte hanno ospitato rubriche d’autore capaci di comunicare l’azienda all’interno e all’esterno di essa, e hanno trasmesso ai loro lettori una cultura dell’innovazione che ha risonanza ben al di fuori dei confini dell’ambiente industriale. Un’attitudine che sopravvive oggi in inserti come Domenica del Sole-24 Ore, il quotidiano della Confindustria: tra le sue pagine sono presenti i nomi dei maggiori intellettuali e scrittori italiani, si discute di libri e di design, di industria, ma soprattutto di cultura nel senso più largo del termine. Le riviste non rappresentano solo un’occasione per parlare di industria, ma più in generale un’opportunità per sperimentare levarie forme della grafica e del design.

Almeno a partire dal secondo dopoguerra, il design è venuto incontro alla ricerca stilistica del mondo editoriale, ripensando la veste grafica di libri e riviste: si pensi a personaggi come Albe Steiner, che lavora per il Politecnico di Vittorini, o come Giovanni Anceschi, che confeziona la rivista sperimentale Tam Tam e per un periodo dirige Il Verri (1996-2004), fondato dal padre. Come sosteneva l’antropologo Leroi-Gourhan negli anni ’60, del resto, ogni tappa dell’evoluzione culturale è scandita dall’innovazione tecnologica.

In questo panel cercheremo quindi di concentrarci su alcune questioni centrali nel rapporto tra letteratura e industria-tecnologia-design, e in particolare sugli aspetti seguenti:

1) Industria, letteratura e house organ.
Come l’industria è stata raccontata negli spazi tradizionali della letteratura (romanzi, poesie) e in quelli diriviste legate alle maggiori aziende italiane?
Come le riviste sponsorizzate dagrandi aziende italiane hanno influito sulla trasmissione dell’immagine di industria?
2) Autori poliedrici fra tecnologia e letteratura.
In che modo la nuova realtà tecnologica trova un riflesso nella scrittura creativa di quegli autori che ne frequentano gli ambienti?
Qual è il valore aggiunto che una conoscenza tecnica apporta alla letteratura?
3) Il paratesto fra editoria e design.
Come interagiscono designer, editori e letterati nella creazione delle riviste?
Qual è il messaggio affidato ai paratesti, alle copertine di libri e riviste, alle immagini? Come si trasforma la materialità delle riviste letterarie (o degli house organ) nel corso degli anni?

Accoglieremo proposte di taglio storico, teorico, letterario, linguistico e intermediale che affrontino il rapporto tra la letteratura e il nodo costituito da industria, tecnologia e design nell’arco del Novecento. I saggi potranno anche partire da casi ed esempi specifici.

Per le modalità di iscrizione si rimanda al sito dell’associazione AIPI http://www.infoaipi.org

Per scaricare il bando con tutte le sessioni, si veda: https://www.infoaipi.org/ginevra_20/AIPI_Ginevra2020_CfP.pdf

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Il Congresso AIPI si articolerà in 12 sezioni tematiche, che declinano il tema centrale in relazione alle discipline più rilevanti per i professori di italiano in Italia e nel mondo. I soci interessati a presentare una comunicazione dovranno inviare titolo e abstractai responsabili della sezione tematica scelta entro il 30 novembre 2019. La selezione delle proposte si effettuerà in base alla qualità scientifica e alla pertinenza rispetto al tema delle sezioni.L’esito sarà comunicato entro il 15 febbraio.