Simbolo, mito e “modernità dell’antico” dal Rinascimento ai giorni nostri

Primo Congresso Internazionale di Studi ermeneutici su simbolo, mito e “modernità dell’antico” nella letteratura italiana e nelle arti dal Rinascimento ai giorni nostri

L’ «ermeneutica della “modernità dell’antico”» (http://progetti.unicatt.it/meetings_5959.html) è un filone pressoché ancora pionieristico negli studi della letteratura italiana e delle arti, il cui intento è quello di arrivare a scoprire il significato recondito di opere letterarie e artistiche laddove altri approcci interpretativi si sono rivelati fallimentari o insoddisfacenti.

La sua peculiarità è quella di avvalersi – una volta acquisiti tutti i risultati degli studi storico-critico-filologici – delle fonti antiche della mitologia e della religiosità pagana, nonché dell’eresiologia, come chiavi interpretative di opere letterarie e artistiche sapientemente concepite come degli enigmi eruditi e costruite con la struttura semantica stratificata dello scrigno, ovvero del palinsesto. Riuscire ad aprire il coperchio dello scrigno, ovvero a raschiare la scriptio superior delle immagini («Ut pictura poësis»), per arrivare poi a scoprire il significato in esse sapientemente velato nella scriptio inferior, è il suo obiettivo prioritario.

Se concepite con la struttura dello scrigno-palinsesto, le immagini sono in definitiva dei simboli. “Uno fatto da due”, infatti, è il significato del termine σύμβολον (in Platone, Simposio, 16, 191D). Ne consegue che se un’immagine è un simbolo, significa anche altro. È, in altri termini, un’immagine sensibile “abitata” da un’idea che le conferisce un significato ulteriore e diverso. Da un’idea che, nel caso di opere concepite nella prospettiva attualizzante della “modernità dell’antico”, è un’idea metafisico-religiosa informata a concezioni e a fonti antiche della mitologia, ovvero della religiosità pagana (preferibilmente non omerico-olimpica, bensì anti-olimpica, arcaica, misterica, mediterranea e non mediterranea), nonché dell’eresiologia. L’ermeneuta della “modernità dell’antico” – che non è un mero descrittivista-analitico-empirico – attraverso la sua ricerca investigativa dovrà sagacemente riuscire a individuarla e a dimostrarla.

Il “Primo Congresso Internazionale di Studi ermeneutici su simbolo, mito e modernità dell’antico nella letteratura italiana e nelle arti dal Rinascimento ai giorni nostri” vuole essere un’occasione per far conoscere l’approccio ermeneutico della “modernità dell’antico” e nel contempo uno stimolo per indirizzare altri studi futuri in questa medesima direzione, ancora pressoché inesplorata, ma che lascia prefigurare scenari ermeneutici inediti, nonché interessanti.

La call for papers è aperta fino al 15 NOVEMBRE.

Per informazioni scrivere a: ermeneutica.SMMA@unicatt.it

 

«The hermeneutics of the “modernity of the antiquity”» is a still pioneering branch of research in Italian literature and art studies aimed discovering the hidden meaning of literary and art works where other approaches failed or proved unsatisfactory.

Its distinguishing trait consists in using, along with all the results of historical, critical and philological studies, ancient pagan religious and mythological sources and heresiological traditions as tools to interprete literary and artistic works skillfully conceived as erudite enigmas with the multilayered semantic structure of a shrine or of a palimpsest. Its main objective is to open the lid of the shrine, namely to go beyond the scriptio superior of the images so as to discover their true but veiled meaning in the scriptio inferior.

Such images, conceived with a palimpsest structure, are therefore symbols. “One made of two” is indeed the basic meaning of the Greek word σύμβολον, as used by Plato in Symposium 16, 191D. A symbolic image also has a different meaning. In other words, it contains an idea which gives it a meaning other than the apparent, realistic one. In the case of images and works conceived from the perspective of the “modernity of antiquity”, it is a mythological-religious heathen or heresiological idea, belonging to non-Homeric, but anti-Olympic ancient religious systems, or ancient mystery cults, either Mediterranean or non Mediterranean.

Within the perspective of the “modernity of the antiquity”, a scholar who does not limit its research to a descriptive, analytical and empirical analysis, will have to find and prove the existence of this idea.

The «First International Conference on Hermeneutics of Symbol, Myth and “Modernity of antiquity” in Italian literature and the Arts from the Renaissance up to the present day»represents a chance to promote the hermeneutics of the “modernity of the antiquity” and, at the same time, to stimulate new and further studies in this direction that, although still unexplored, promises to open up new and interesting hermeneutical perspectives.

 

Call for papers deadline: 15 november

For information, please contact: ermeneutica.SMMA@unicatt.it