CfP: Le voci di dentro. Diglossie, trilinguismi e plurilinguismi nella poesia del Novecento italiano (AATI 2018 Cagliari)

AATI International Conference
Università degli Studi di Cagliari, 20-25 giugno 2018
https://aaticagliari.uark.edu/

Le voci di dentro. Diglossie, trilinguismi e plurilinguismi nella poesia del Novecento italiano

Organizer: Giuseppe Andrea Liberti (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), giuseppeandrea.liberti@unina.it

Lungi dal fossilizzarsi su un unico codice linguistico, i poeti italiani del Novecento hanno spesso scritto in più lingue: c’è chi, pur continuando a scrivere nella lingua nazionale, ha recuperato il suo dialetto d’origine, come molti grandi neodialettali (si vedano le Poesias in duas limbas del sardo Francesco Masala); c’è chi ha accompagnato la versificazione in lingua italiana con quella in altre lingue moderne; e c’è persino chi all’italiano ha aggregato il recupero di lingue antiche come il latino – non solo Giovanni Pascoli, ma anche poeti come Giuseppe Morabito o Michele Sovente. La scelta di comporre in lingue diverse dall’italiano, pur senza abbandonarlo del tutto, può spiegarsi con una pluralità di esigenze espressive, biografiche (come nel caso di Amelia Rosselli, trilingue per formazione e per nascita) o addirittura politiche. Variegati, dunque, saranno gli esiti: si avranno così commistioni o fusioni tra i codici, oppure nette cesure tra la produzione in vernacolo e quella in italiano, fino a soluzioni di notevole originalità.

Il panel vuole offrire una panoramica delle ricerche in corso relative all’uso di più lingue da parte degli autori di poesia novecenteschi: si sollecitano gli studiosi a presentare studi su autori che abbiano adoperato due o più lingue nella loro produzione in versi, studi di taglio comparatistico, volti a indagare l’uso di una lingua altra dall’italiano in più di un autore, o ancora che analizzino il significato della poliglossia in poesia da una prospettiva storica e sociale.

Gli studiosi interessati sono invitati a inviare un abstract di 200-250 parole e una breve nota bio-bibliografica completa di affiliazione e indirizzo e-mail a Giuseppe Andrea Liberti (giuseppeandrea.liberti@unina.it) entro il 15 febbraio 2018.